venerdì 31 ottobre 2008

mazzieri

In appendice al post precedente...


La borghesia di questo paese è storicamente incompiuta,fondamentalmente retriva e fisiologicamente aggressiva,violenta. I meccanismi di genesi,controllo e conservazione del "Potere" in Italia sono da sempre appannaggio di questa borghesia. Da Giolitti a Berlusconi,passando attraverso vent'anni di dittatura fascista,persiste il "filo nero" che mette in continuità un "regime" con quello successivo .La parentesi della Prima Repubblica si è invece retta su di un compromesso istituzionale che per oltre quarant'anni ha alimentato in Italia l'equivoco di credersi liberi,civili,democratici.In realtà,dietro l'illusione del "paese normale",non si è smesso un attimo di fare i conti con il molock del "Potere" governabile da nessuno (se non dal "Potere" stesso)."L'equivoco" della civiltà,della giustizia,della democrazia, è costato caro.L'autobiografia della nazione ha continuato a scriversi con il sangue.Da Portella della Ginestra al g8 di Genova , "la Storia siamo noi"...







I volti imberbi dei mazzieri tricolori di piazza Navona sono un pezzo non trascurabile di questa "Storia". Ci parlano ,ce ne fossimo dimenticati, del ventre molle d'Italia .Ci ricordano che questo paese ha un'anima nera.Nulla di più,nulla di meno.

giovedì 30 ottobre 2008

bambini nati morti




"...L'italia non è mai stata capace di esprimere una grande Destra.E' questo,probabilmente,il fatto determinante di tutta la sua storia recente. Ma non si tratta di una causa, bensì di un effetto. L'Italia non ha avuto una grande Destra perchè non ha avuto una cultura capace di esprimerla. Essa ha potuto eprimere solo quella rozza, ridicola, feroce destra che è il fascismo. In tal senso il neofascismo parlamentare è la fedele continuazione del fascismo tradizionale. Senonchè, nel frattempo, ogni forma di continuità storica si è spezzata. Lo "sviluppo", pragmaticamente voluto dal Potere, si è istituito storicamente in una specie di "epochè", che ha radicalmente "trasformato", in pochi anni, il mondo italiano....

...Il contesto sociale è mutato nel senso che si è estremamente unificato. La matrice che genera tutti gli italiani è ormai la stessa. Non c'è dunque differenza apprezzabile - al di fuori di una scelta politica come schema morto da riempire gesticolando - tra un qualsiasi cittadino italiano fascista ed un qualsiasi cittadino italiano antifascista. Essi sono culturalmente, psicologicamente e, quel che è più impressionante, fisicamente intercambiabili. Nel comportamento quotidiano, mimico, somatico non c'è niente che distingua - ripeto, al di fuori di un comizio o di una azione politica - un fascista da un antifascista (di mezza età o giovane: i vecchi, in tal senso possono essere ancora distinti tra loro). Questo per quel che riguarda i fascisti e gli antifascisti medi. Per quel che riguarda gli estremisti, l'omolagazione è ancora più radicale...."

Pier Paolo Pasolini

venerdì 17 ottobre 2008

Il mito della caverna

Lo stato delle cose riposava nella misura del dopo cena,dentro la risposta neutra dei neon,lungo la traiettoria d'asfalto del parcheggio qui sotto. Noi intanto mantenevamo il controllo dei nostri avamposti. Interpretavamo significati,protetti dalla relativa sicurezza di una casa,di un lavoro,degli affetti. Decodificavamo simboli. Attraversavamo flussi di informazioni.

Ma il nostro giorno dopo giorno scorreva unicamente nelle ombre riflesse sulla parete della caverna. Nessuno tra di noi, schiavi inconsapevoli,che spezzasse le catene. Nessuno che fuggisse per uscirne fuori e finalmente vedere le cose. E non l'ombra delle cose.