La borghesia di questo paese è storicamente incompiuta,fondamentalmente retriva e fisiologicamente aggressiva,violenta. I meccanismi di genesi,controllo e conservazione del "Potere" in Italia sono da sempre appannaggio di questa borghesia. Da Giolitti a Berlusconi,passando attraverso vent'anni di dittatura fascista,persiste il "filo nero" che mette in continuità un "regime" con quello successivo .La parentesi della Prima Repubblica si è invece retta su di un compromesso istituzionale che per oltre quarant'anni ha alimentato in Italia l'equivoco di credersi liberi,civili,democratici.In realtà,dietro l'illusione del "paese normale",non si è smesso un attimo di fare i conti con il molock del "Potere" governabile da nessuno (se non dal "Potere" stesso)."L'equivoco" della civiltà,della giustizia,della democrazia, è costato caro.L'autobiografia della nazione ha continuato a scriversi con il sangue.Da Portella della Ginestra al g8 di Genova , "la Storia siamo noi"...

I volti imberbi dei mazzieri tricolori di piazza Navona sono un pezzo non trascurabile di questa "Storia". Ci parlano ,ce ne fossimo dimenticati, del ventre molle d'Italia .Ci ricordano che questo paese ha un'anima nera.Nulla di più,nulla di meno.